Biografia

Musivarius Mosaici nasce nel 2001 da un’idea di Luciano Bonzini.

Formatosi attraverso studi professionali, inizia nel 1990 una attività di apprendistato a bottega, che lo porterà ad affermarsi come Artigiano qualificato nel campo edile della posa in opera di piastrelle in ceramica e marmo.

Dopo 10 anni  di esperienze, pronto a fare un passo in avanti decide di dare una svolta alla sua vita,  affascinato dal Mosaico e dall’Arte intraprende lo studio autodidatta della tradizione musiva antica e contemporanea.

E’ con questa tecnica che comincia a esprimersi artisticamente, usando le tessere come mezzo espressivo indaga le varie possibilità compositive, cominciando a produrre opere personali a mosaico.

Parallelamente inizia un’intensa attività specialistica di posa in opera di mosaici industriali e mosaici a ciottoli.

Sperimentazione  studio e ricerca sono state le costanti con cui ha esplorato questo ultimo decennio, arricchendosi di esperienze sempre nuove e formative.

La sua visione aperta ed eclettica gli ha permesso di spaziare nei diversi ambiti in cui il Mosaico si esprime, dall’opera contemporanea da cavalletto ai pavimentali di ciottoli, dai rivestimenti in mosaico industriale alle decorazioni, dal mosaico romano al design oggettistico.

Ha esposto le sue opere in mostre personali e collettive, ha frequentato convegni e seminari sul mosaico, ed infine recentemente si è dedicato all’insegnamento del mosaico organizzando corsi di apprendimento.






Più che quello che vedo ,
mi appare quello che sento.                                                                              
Più che davanti , sono dentro . E attraverso .
Sento la consolazione di una cura sciamanica ,
di una preghiera , della possessione di una musica.
Tutti i frammenti , i prelievi , le tessere sono come
fossili ricollocati per un’apparizione dal forte potere evocativo .
Anche se la voce diventa urlo , non sento resistenza :
solo la partecipazione ad un’ipnosi universale e colletiva .
L’appartenenza simbolica ad un corpo comune senza segretri .
Il filtro creativo di Luciano ha la semplice eloquenza della naturalità
e della carnalità.
Un’arte che coincide con un gesto .
Forse , in meno parole , la poesia .    

Sabrina Marzagalli  
Docente di Anatomia artistica
Accademia di Belle Arti di Genova